GIACOMO INFANTINO

United Photographers for UKRAINE

date » 19-03-2022 13:17

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ET CETERA | ISOLATION / 15 ITALIAN YOUNG PHOTOGRAPHERS

date » 13-10-2021 19:52

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“ET CETERA – ISOLATION: 15 Italian young photographers” è il nome della mostra che verrà inaugurata all’Istituto Italiano di Cultura a Praga giovedì 21 Ottobre 2021 alle ore 17.30 dedicata al lavoro di 15 giovani fotografi italiani. La mostra, che propone 45 opere, tre per ogni artista, è a cura dalla FONDAZIONE ELEUTHERIA (Presidente Francesco Augusto Razetto, vicepresidente Ottaviano Maria Razetto, curatore Genny Di Bert) in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di Praga diretto da Alberta Lai. La rassegna - dopo il periodo di forzata chiusura di molte attività che ha interessato soprattutto il mondo della cultura - riporta al centro dell’attività della Fondazione Eleutheria il tema dell’esposizione d’arte con una mostra dedicata a giovani fotografi italiani.

Come ormai da quasi dieci anni con il progetto “ET CETERA” la Fondazione Eleutheria persegue il proposito della ricerca di nuovi talenti, supportando giovani che si cimentano nel mondo delle arti.I 15 fotografi sono: Carola Allemandi, Olmo Amato, Jordi Alessandro Bello Tabbi, Veronica Benedetti, Benedetta Cari, Sara Davide, Cecilia Del Gatto, Giulia Di Clemente, Ilaria Feoli, Gabriele Gregis, Giacomo Infantino, Veronica Iudici, Angelo Marinelli, Carolina Sartori, Sofia Sotto Corona.

I giovani artisti sono stati scelti da parte dei curatori della mostra (Genny Di Bert, Francesco Augusto Razetto e Ottaviano Maria Razetto) e da Flavio R. G. Mela, dopo una preselezione finale operata grazie alla collaborazione dei critici: Giorgio Bonomi, Micol Di Veroli, Elisabetta Longari, Gianluca Marziani, Gabriele Perretta, Fabrizio Pizzuto, Raffaele Simongini.
“ISOLATION” è il tema della mostra. In un momento in cui comunità e sfera intima dell’individuo come pure l’atto di apparire e quello di nascondersi sono atteggiamenti che spesso coesistono nella vita di tutti noi, in particolare in quella delle giovani generazioni, è importante ed opportuno riflettere sull’isolamento, concepito come solitudine sotto vari aspetti. “Don't they know we're so afraid? Isolation” sono alcune delle parole della ballata, intitolata proprio “Isolation”, che John Lennon scrisse nel 1970 in un periodo di crisi personale, in un contesto storico-sociale da ridefinire “Trying to change the whole wide world”, constatando anche che “The sun will never disappear, but the world may not have many years”. Pronunciata la parola "isolation", il brano termina, lasciando nell'ascoltatore la stessa sensazione di isolamento che sentiva Lennon. Questo stato d’animo, oggi così diffuso anche a seguito dell’incertezza sul futuro e del costante rapporto con i media e la realtà virtuale, è percepibile osservando le opere in esposizione. In fondo, è un concetto espresso con differenti forme di creatività ed ispirazione: impalpabile atmosfera generata da immagini fotografiche originali e di forte impatto.

L’esposizione ricrea una sorta di osservatorio privilegiato dell´Italia contemporanea all’interno dello spazio espositivo dell’Istituto Italiano di Cultura in un percorso che si dipanerà dalla Cappella alla sala Capitolare.

La mostra è patrocinata dall’ Ambasciata d'Italia a Praga e dalla Camera di Commercio e dell’Industria Italo Ceca.

La mostra rimarrà aperta fino al 12 novembre 2021. Ingresso gratuito.

Istituto Italiano di Cultura di Praga (Vlašska 34, Praga 1)
www.iicpraga.esteri.it / www.eleutheria.cz

Italský Kulturní Institut Istituto Italiano di Cultura Praga Biblioteca dell'Istituto Italiano di Cultura di Praga Corsi d'Italiano all'Istituto Italiano di Cultura di Praga RUFA - Rome University of Fine Arts

FRESH EYES / STORIES - GUP MAGAZINE

date » 26-04-2021 23:24

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tags » Giacomo Infantino, Fresh Eyes, GUP, Magazine, Talent, 2020, 2021, Artist, Photographer,

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For many of us, there was one significant moment in which a realization hit of the strange liminality of the global pandemic: the devastation was visceral at times and distant at others, yet the reality of the situation, and the global unity of distinct people all confined to their homes, verged on implausibility. Giacomo Infantino's photographic series Those Dreams That Do Not Wake Up was born out of an exploration of this phase following the lockdown.

The predictability of fabricated scenarios clashes against the incertitude inherent in the photographic act, and dispels the assuredness of a perfectly staged photograph. Lucid dreams, fear, rage, violence, all coloured in new tones in the wake of the profound paradigm shift brought about by the pandemic, are manifested in Infantino's abstracted images. They seem to exist in some vacuum of the dreamscape, escape from which seems uncertain — as is suggested in the almost sinister wording of the project's title itself. The figures stand isolated and detached in their eerie pastoral landscape, and the blurred outlines of his figures seem at danger of slipping away, back into the depths of the inky darkness that is the playground of dreams and nightmares alike.

The photographs bear no signs of contemporaneity, and yet find their root in our immediate past, which has been dominated by the "double-edged knife" of the new digital era — the key image in the series is of an 11 year old boy, subjected to years of psychological torment at the hand of his peers, whose plight has only worsened with the onset of the lockdown, as the discrimination continues online. Lit from below, he strikes a figure at once imposing and gentle, a negotiation of different conflicting human conditions. Those Dreams That Do Not Wake Up places the viewer not in the shoes of the dreamer, but in the shoes of the dream itself.

Sophie Beerens

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News

date » 03-10-2020 01:45

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L.E.G. Limited Edition Gallery

L’iniziativa prende il via oggi, con una prima selezione di fotografi, i protagonisti della mostra Still Group Show, attualmente in esposizione alla galleria Still. La galleria virtuale sarà operativa a partire dal 1 febbraio e conterà della partecipazione di molti altri autori. Chi aderisce al progetto L.E.G. accetta di proporre al mercato solo immagini numerate, nell’edizione massima di 7, anche quando l’immagine viene proposta in formati differenti.
Tra i molti fotografi che hanno aderito, spiccano i nomi di Franco Fontana, Roselena Ramistella, Piero Gemelli, Marina Alessi, Maurizio Galimberti, Piero Percoco, Guido Harari, Settimio Benedusi, Giacomo Infantino, Giorgio Galimberti e molti altri.
Ben augurante l’endoresement da parte della direzione del MIA, la più importante fiera di fotografia in Italia. «Accogliamo con favore la nuova iniziativa LEG – Limited Edition Gallery» hanno detto Fabio e Lorenza Castelli di MIA – Milan Image Art Fair «con cui condividiamo l’obiettivo di promuovere un collezionismo consapevole e attento, attraverso l’edizione di opere in tiratura limitata accompagnate dall’Autentica dell’Autore e della Galleria. Un plauso, e auguri di successo, a questo progetto che osserva con attenzione le regole per la tutela del collezionismo di fotografia d’arte».

L.E.G. è un progetto di Still Fotografia ed è a cura di Denis Curti, Fabio Achilli e Alessandro Curti.


MINESTUDIO

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PIERO PERCOCO, GIULIA BERSANI, GIACOMO INFANTINO, ANNA ADAMO, FEDERICO VESPIGNANI, CARMEN COLOMBO, MATTIA GIORDANO, LUCIA BURICELLI, ANDREA MORANI, CAMILLA RICCÒ.


PEP PHOTOGRAPHIC EXPLORATION PROJECT / NEW TALENTS GROUP SHOW
Berlin
Exhibition period extended!
December 2020 - January 2021






For the new edition of our NEW TALENTS group show, we invited artists from all over the world to share what intrinsically moves them in their quest for images. From experimental techniques to documentary, travel photography or city scapes, the proposals received from our international call for entries were very diverse and representative of a global and contemporary approach of the medium. Social, experimental, political, formal and conceptual angles now enter into dialogue in the context of a collective exhibition showcasing new visions of photography from 34 selected artists of 18 different nationalities. The PEP New Talents group show will be on display at the gallery of B-Part Exhibition in Berlin in December 2020.


Il Fotografo N.326


BRAERAKLASSE#5 / IPER ESTERNO INTERNO
CAREOF


Fabbrica del vapore

Nell'ambito di Walk-In Studio 2020, Careof ospita Braeraklasse#5.
In mostra i lavori di Mariachiara Casale, Sara Davide, Cecilia Del Gatto, Martina Dendi, Cristina De Paola, Giacomo Infantino, Giuseppe Loi, Cesare Lopopolo, Antonio Miucci, Federica Murittu, Francesca Ruberto, Anna Vezzosi, con la curatela di Lidia Bianchi, Francesca Greco, Federica Mirabella.
Nel rispetto delle norme di contenimento di Covid-19, la mostra sarà accessibile dal 20 al 24 ottobre, previo appuntamento.
Per informazioni e prenotazioni:
t. 3318183211 / 3668074041 / 3408153458
mail francescagrec@gmail.com




NELLO SPAZIO FA FREDDO - CHIPPENDALE STUDIO
Archivi aperti / Walk in studio 2020
Collective exhibition
23.500 Times - Giacomo Infantino & Francesca Ruberto



OMBRA MAGAZINE / Preja Buia
OMBRA MAGAZINE
Interview with Marika Ramunno
23-09-2020

A WEEK FROM MONDAY
Artist Residence curated by Via Industriae and Holydays Festival
Photo
15-09-2020

PERIMETRO
UNREAL
LINK
28-08-2020

CNN STYLE
WELLCOME PHOTOGRAPHY PRIZE
LINK
15-08-2020

LE IMMAGINI DI GARBATELLA
Francesco Zizola / Ciclo di residenze
LINK
15-08-2020

OFFICIAL SELECTION / 60 Second Intl. Film Festival 2020
23.500 TIMES
Islamabad, Pakistan.
03-10-2020

FRESH EYES PHOTO FAIR
Zuiveringshal, Westergas ad Amsterdam

Due to the COVID-19 pandemic the cultural sector, similar to many others, is going through some tough times. The photography galleries and the photography fairs have either been closed till further notice or have postponed their activities till 2021. Nevertheless, we found the power to commonly develop a new initiative - Fresh Eyes Photo Fair.

From the 16th till 20th September 2020, the organisation of GUP Magazine and Haute Photographie are going to host an unexpected fine art photography fair and a book market. The event will take place in Zuiveringshal, Westergas in Amsterdam. Apart from exhibiting great photography and the newest books, we are also planning to host an evening program and guided tours.

The book market will be organised by the international online bookstore - Artibooks. In addition to a variety of rare, autographed photo books and global photo magazines, you will be able to browse through a large collection of self-published books by young photography talents. Last but not least, on the occasion of Fresh Eyes Photo Fair we will also launch GUP Magazine #66 and FRESH EYES 2020, both celebrating unique photography and promoting talent across the world.

04-08-2020

VISUALCONTAINER-TV
International Videoart Channel
VisualcontainerTV is proud to present the new 10th volume of the collection of videoart created by Kerry Baldry during several years of research.

Kerry Baldry is an artist-filmmaker and curator. Over the last 9 years, she has also been compiling and organizing screenings of artists moving image titled One Minute. An eclectic mix of work made within the duration of one minute by artists at varying stages of their careers. These compilations (nine volumes to date) have been screened worldwide.

About VisualcontainerTV
International Videoart Web Channel since 2009
VisualContainerTv is the screen to the contemporary videoart world in real time and available to all enthusiast and professional audience, online 24/7 with special monthly exhibitions.

04-08-2020

DISCARDED MAGAZINE
Unreal and Preja Buia on Discarded Magazine
LINK
30-07-2020

WELLCOME PHOTO PRIZE 2020
VIDEO

Jury:MaryAnne Golon, Director of Photography at The Washington Post.
Azu Nwagbogu, Founder and Director of African Artists' Foundation and LagosPhoto Festival.
Siân Davey, Photographer and recipient of the Wellcome Photography Prize 2020 Commission.
Dr David Nott, Consultant surgeon, teacher and president and co-founder of the David Nott Foundation.
John Moe, Writer, radio personality and creator and host of the podcast The Hilarious World of Depression.
Dr Aiysha Malik, Technical Officer in the department of Mental Health and Substance Abuse at the World Health Organization.

LINK

NELLO SPAZIO FA FREDDO
CHIPPENDALE STUDIO
23.500 TIMES - Giacomo Infantino and Francesca Ruberto
07-07-2020

LAMPOON MAGAZINE
21st Issue / Prototype No.03 - THE GOD BOX
11-06-2020

TH.US
Interview by Elena Onti
VIDEO
16-03-2020

ROLLING STONES
Black Camera
Interview by Alessandro Curti
ARTICLE
05-05-2020

FRESH EYES 2020

Talents
06-06-2020

Z-ONE – ISSUE 01
19.5×25 cm portrait
372 Pages + Cover
Interior • Munken Lynx 120 GSM with 4×4 HUV Printing
Cover • Brillanta 4003, 1c Screenprinting
Sections sewn, softcover binding
+ 1 Signed Print by Kıvılcım Güngörün
Curatorial Concept by Ali Beşikçi
Book Design by Bülent Erkmen
Pre-press by Barış Akkurt, BEK
Printed and bound by Ofset Yapımevi


Z-ONE is the first printed issue of Zone Magazine and it features 80 different artists from all around the world. It started off as a theme-less project, taking whatever shape its viewers imagined, later becoming the result of one year of selected online publications, aiming to represent various artists’ personas through the process of selection itself.

VIDEO

BLANK – ISSUE 02
[font3]Blank is an international students publication which serves as a blank space for everyone’s ideas.
The publication is edited by Iklim Dogan, Ella Felber, Paul Knopf, Lisa Penz, Sebastian Seib, Martin Sturz, Carla Veltman.

LINK

ROLLING STONES
Black Camera
Interview by Alessandro Curti
LINK

IN MY TOWN
Il progetto di fotografia online “In My Town“, a cura di Roberta Vanali per il Centro Fotografico Cagliari di Cristian Castelnuovo, strutturato come un work in progress, è arrivato a metà strada. Dal 4 giugno ad oggi sono presentati 8 artisti con le relative città di appartenenza o d’adozione per documentare l’Italia post lockdown, con approfondimenti consistenti in conversazioni video con il gallerista e la curatrice.
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NEW OLD CAMERA/CANON EUROPE

Terzo di una serie che ha già visto coinvolti Fabio Bucciarelli, Francesca Tosarelli e Mario Calabresi, l'appuntamento è dedicato a Docenti e Studenti delle principali Scuole di Fotografia e ad una audience evidentemente coinvolta.
Il webinar offrirà l'opportunità della preziosa testimonianza sia di "Alunni" delle passate edizioni del Canon Student Development Programme, che efficace presentazione alla loro carriera e ai traguardi professionali che li rendono attori nel settore.
Parteciperanno all'incontro anche Mentors coinvolti nelle precedenti edizioni, Giulietta Palumbo Content Editor di Magnum che di Maysa Moroni Photo Editor di Internazionale.Maysa Moroni e Giulietta Palumbo a conversazione con Giacomo Infantino, Umberto Coa, Michele Spatari, Camilla Ferrari, Marika Ramunno, Alice Pastorelli

Sabato 25 APRILE 2020 | ore 18:00
https://us02web.zoom.us/j/82748250680

Giacomo Infantino, Michele Spatari, Camilla Ferrari, Marika Ramunno, AlicePastorelli Photography.
Con la collaborazione di: Centro Romano di Fotografia e Cinema, Fondazione Studio Marangoni, Istituto Italiano di Fotografia, ISFCI - Istituto Superiore di Fotografia, IED Milano, Mohole, Officine Fotografiche Roma, Accademia Di Belle Arti Di Brera.

24-04-2020

PLAIN MAGAZINE
LINK
24-04-2020

PANORAMI CONTEMPORANEI E LUOGHI IN TRASFORMAZIONE
Residenze di Fotografia in Italia II Edizione, 2019/2020. Milano - Padova - Parma.

Sono stati selezionati i sei artisti under 35 vincitori del concorso Panorami contemporanei e luoghi in trasformazione – Residenze di Fotografia in Italia 2019/2020 che si propone di indagare con l’arte e la fotografia i cambiamenti che influenzano il nostro modo di vivere nelle città del presente, individuarne criticità e potenzialità, registrare le sfide, anticipare i cambiamenti del futuro. Durante le residenze ospitate a Milano, Padova e Parma, la ricerca artistica dei giovani creativi verterà su alcune aree che sono state oggetto di interventi di rigenerazione, spesso promossi da amministrazioni pubbliche con l’intento di creare un equilibrato rapporto tra bisogni sociali, attività produttive, creatività e ambiente, determinanti per la crescita culturale delle comunità.

La Commissione, composta da Luigi Ratclif (Segretario Nazionale GAI), Matteo Balduzzi (curatore MUFOCO e coordinatore scientifico delle residenze), Antonio Maria Tedeschi (tutor città di Parma), Caterina Benvegnù (tutor città di Padova), Pietro Baroni (tutor città di Milano), ha vagliato le 104 candidature pervenute e ha decretato i beneficiari delle Residenze assegnando le sedi di ricerca fotografica con le seguenti motivazioni:

Giulia Bottiani (Varese, 1988) presenta una proposta originale sul tema della città e sulla rilettura dei luoghi della memoria che, partendo da un’analisi storica e urbanistica, possa condurre a elaborare una narrazione capace di riconquistare l’identità dei luoghi stessi. La proposta è particolarmente interessante nel percorso di riqualificazione dei distretti socio-culturali proposti dalla città di Parma.

Tomaso Clavarino (Torino, 1986) propone una ricerca fotografica che indaga visivamente il reale per frammenti, alla ricerca degli elementi di trasformazione. Il contesto metropolitano di Milano appare un ambito interessante di ricerca, con particolare attenzione alla percezione dei quartieri periferici da parte dei giovani under 30.

Giuliana Conte (Caserta, 1984) porta avanti una ricerca articolata, che utilizza la fotografia come strumento per generare relazioni all’interno di specifiche comunità. Il suo progetto artistico, incentrato sul coinvolgimento degli abitanti di alcuni stabili o condomini, è fortemente coerente con le specificità dell’area individuata dalla città di Padova.

Laura Fiorio (Verona, 1985) intende sviluppare un’indagine estetica partendo da progetti di pianificazione urbana e fotografie storiche, conducendo una ricerca negli archivi del territorio con cui creare un dialogo nel processo di creazione delle nuove immagini. Questa restituzione delle trasformazioni della città appare in sintonia con il recupero dei quartieri indicati dalla città di Parma.

Giacomo Infantino (Varese, 1993) presenta una proposta originale, capace di interpretare i luoghi del quotidiano con una forte carica onirica e immaginativa, in bilico tra documentazione e fiction. Tale approccio è stato ritenuto particolarmente interessante per una lettura inedita del contesto di riferimento della città di Padova.

Simone Massafra (Lecce, 1984) opera con diversi media per provocare interazioni e reazioni all’interno dello spazio urbano. La giuria ritiene che nella città di Milano – veloce, multiculturale, cosmopolita – il dispositivo ottico/performativo possa attivare interessanti processi di coinvolgimento e di ribaltamento dell’esperienza urbana.

La Commissione ha rilevato un buon livello generale dei candidati e delle candidate che, pur nella loro eterogeneità, hanno presentato profili professionali e portfolio di qualità, che denotano una generale crescita della produzione fotografica contemporanea in Italia. In tal senso ha inoltre valutato di assegnare le seguenti menzioni speciali quale riconoscimento di merito a: Valentina Casalini; Marco Casino; Stefano Conti.

Hanno fatto parte della Commissione Luigi Ratclif (Segretario Nazionale GAI), Matteo Balduzzi (curatore MUFOCO e coordinatore scientifico delle residenze), Antonio Maria Tedeschi (tutor città di Parma), Caterina Benvegnù (tutor città di Padova), Pietro Baroni (tutor città di Milano).

Leggi i commenti della giuria per ciascun candidato:
GAI - Giovani Artisti
MUFOCO

Progetto del Comune di Milano in partenariato con GAI - Giovani Artisti Italiani e Museo Fotografia Contemporanea, in collaborazione con Comune di Padova e Comune Di Parma con il sostegno di MiBACT e SIAE, nell’ambito del programma “Per Chi Crea”.

17-02-2020

OfficinARS
Tra Naufragi e Voli[/b]
Fotografia Europea Circuito OFF, Villa Sistemi Reggiana
5-02-2020

LET'S CALL IT A DAY
Group exhibitions - Leipzig - DE
26-01-2020

CORRIERE DELLA SERA / BUONE NOTIZIE
Scatti under 35. La vita in immagini.

DISCORSI FOTOGRAFICI
Il paesaggio come ricerca
Interview by Mirko Bonfanti
LINK

YOGURT MAGAZINE
LINK

WE LAND PHOTO FEST
Il paesaggio siamo noi
Curated by Adriano Nicoletti and Photosintesi Association.
Specchia, LECCE - IT

BESTSELECTED BOOK VOL. II
Curated by Vanni Pandolfi

TRA CIELO E TERRA
Un progetto di Claudio Boerchia
Museo Fotografia Contemporanea - a cura di Matteo Balduzzi

EYESCAPE MAGAZINE

PHROOM
Stole the night
LINK

PREMIO MARCO PESARESI - SIFest 2019

Anna Adamo
Federico Arcangeli
Massimo Berruti
Fabio Bonanno
Maria Chiara Bonora
Turi Calafato
Marina Caneve
Max Cavallari
Noemi Comi
Helena Falabino
Carlos Folgoso
Elena Givone
Maria Gruzdeva
Giacomo Infantino
Claudio Majorana-Arianna Arcara
Maria Alessia Manti
Stefano Marzoli
Gaetano Massa
Simone Mizzotti
Alice Naso
Massimo Nicolaci
Camillo Pasquarelli
Roselena Ramistella
Pietro Romeo-Ambra Montanari
Daniela Sala
Federico Scarchilli
Marco Sconocchia
Matteo Signanini
Hugo Weber
Marco Zanella

www.sifest.it


CRITERIA
Giacomo Infantino: ricerca e malattia, una nuova visione.
Interview by PROMETEO ONLUNS.
LINK

LA REPUBBLICA
Bottega della fotografia
Figure e sfondo, il segreto è l'equilibrio
Unreal on la Repubblica - curated by Cosmo Laera

ARTRIBUNE
Nuovo paesaggio italiano
Giacomo Infantino and Luana Rigolli at Still Gallery - Milan
LINK

BEWARE! MAGAZINE
Unreal : la série aux frontières de la réalité de Giacomo Infantino
LINK

BOCS ART RESIDENCE
Artistic residence with Giacomo Alberico, Marco Introini, Cosmo Laera, Cristina De Paola, Pierangelo Laterza, Sergio Camplone curated by Giacinto Di Pietrantonio.

CENTRALE FESTIVAL
Rocca Maltesiana, Fano - IT
Curated by Luca Panaro

STILL YOUNG GALLERY
"Nuovo paesaggio italiano"
Curated by Alessandro Curti e Giada Storelli

NUOVO PAESAGGIO ITALIANO
di Giacomo Infantino e Luana Rigolli
mostra a cura di Alessandro Curti e Giada Storelli
@Still, via balilla 36, Milano
| dal 5 al 20 giugno 2019 |
INAUGURAZIONE 4 giugno ore 18:30

Torna l’appuntamento con STILL Young che per questa occasione presenta la mostra NUOVO PAESAGGIO ITALIANO, un duo-show dei fotografi Giacomo Infantino e Luana Rigolli a cura di Alessandro Curti e Giada Storelli, in programma dal 5 al 20 giugno 2019.
Dopo il successo dei primi due appuntamenti di Still Young con Ritorno all’Isola di Arturo di Marta Giaccone (maggio 2018) e Blood on Blood (novembre 2018) di Marta Viola e Stefania Spadoni, l’esposizione NUOVO PAESAGGIO ITALIANO vuole tentare di aprire una riflessione sulle nuove interpretazioni della fotografia di paesaggio.

Nella storia della fotografia molti sono gli esempi, partendo da Un Paese (1954) di Cesare Zavattini e Paul Strand a il progetto Viaggio In Italia (1982) curato da Luigi Ghirri fino a Le spiagge Italiane (1995 – ad oggi) di Massimo Vitali, di come il paesaggio si presenti come un luogo privilegiato di osservazione, nonché specchio, dello spirito del tempo e della società in cui viviamo.

Giacomo Infantino e Luana Rigolli sono due giovani voci della fotografia italiana che utilizzano il paesaggio come loro campo d’espressione, interpretandolo tuttavia in maniera diametralmente opposta.
Da una parte la ricerca di Giacomo Infantino è un’indagine introspettiva dei luoghi della provincia e della relazione intima e complessa che essa costituisce. Un luogo interiore restituito per immagini, densi di oscurità stagnante, sospesi ed effimeri da lui percepiti. In mostra saranno presentati degli estratti dei due maggiori lavori di Infantino intitolati UN/REAL ed Ècdisi, che hanno come riflessione centrale quella dell’identità dell’uomo letta attraverso il paesaggio che lo circonda.
Dall’altra parte anche Luana Rigolli presenterà in mostra alcune immagini selezionate da due suoi progetti intitolati Linosa e Resurgo. Diversamente da Infatino, Rigolli ci offre una visione sul paesaggio con un approccio documentario ed oggettivo, dove le storie e le architetture che lo caratterizzano ne diventano le protagoniste. In Linosa Rigolli ci restituisce un’accurata descrizione su cosa significhi oggi vivere in una terra situata a 160 km dalla costa siciliana e raggiungibile solo dopo otto ore di traghetto. In Resurgo, invece, ci racconta di Arborea (ex Mussolinia) città di fondazione sarda costruita nel 1928 dal governo fascista. Questa ha la particolarità di essere abitata da una popolazione in maggioranza di origine veneta che, oltre al dialetto, mantengono vive tutt’oggi antiche tradizioni come la festa della polenta tramandate di generazione in generazione a giovani che in Veneto non sono nemmeno mai stati.

STILL YOUNG, costola di STILL Fotografia, è un progetto promosso e gestito da Alessandro Curti con l’obiettivo di promuovere e valorizzare giovani artisti e talenti emergenti, offrendo loro anche un servizio di consulting per comprendere a fondo i meccanismi del collezionismo e del mercato della fotografia. STILL YOUNG è un incubatore culturale per giovani artisti e creativi capaci di raccontare storie attraverso una progettualità originale, con consapevolezza critica del presente che ci circonda e capacità di dialogo tra diversi linguaggi artistici.

Lun - ven 10.00 - 13 | 14 - 18
Sabato su appuntamento
Ingresso libero
www.stillfotografia.it
info@stilllove.it
+ 39 02 36744528


STILL YOUNG GALLERY
MIA Photo Fair 2019

LIEVI E PRECISI COME DETERMINATI VOLI
Sguardi altri sulla ricerca e la cura dei tumori

Un incontro tra due mondi apparentemente distanti: la creatività del mondo degli artisti e il metodo ed il rigore dei medici. Una dimostrazione concreta di come arte e scienza hanno più punti in comune di quel che si possa pensare, dalla cui interazione è nata un’esperienza profonda e positiva che si rivela attraverso un lavoro corale di grande suggestione.
Il progetto è iniziato nel novembre 2017, quando otto specializzandi dell’Accademia di Brera afferenti al corso di pittura del Prof. Stefano Pizzi, titolare della Cattedra di Pittura e Responsabile Artistico del progetto, e al corso di fotografia d’arte tenuto dal Prof. Cosmo Laera, hanno partecipato ad una serie di incontri con l’équipe del Prof. Vincenzo Mazzaferro Direttore della Struttura di Chirurgia Epato-gastro-pancreatica e Trapianto di Fegato della Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori, Responsabile Scientifico del progetto. Coinvolti anche i pazienti, il personale ospedaliero e i volontari dell’Associazione Onlus PROMETEO, per uno scambio di conoscenze e di esperienze a 360 gradi nella routine ospedaliera.

Le patologie tumorali nella percezione comune sono spesso avvolte da un’aura negativa e di paura che inevitabilmente caratterizza la condizione del malato. Attraverso la realizzazione di opere artistico-visive prodotte a seguito delle esperienze comuni avvenute nel corso del workshop, si è cercato proprio di creare un nuovo approccio alla malattia nell’ottica di un complessivo ripensamento sul discorso del cancro.
Uno scambio di saperi relativi ai diversi ambiti di ricerca scientifica e artistica con l’obiettivo di aiutare i pazienti nel loro percorso e avvicinare il pubblico al tema dei tumori con un nuovo approccio.
Onlus Prometeo ha coadiuvato, supportato e promosso questo percorso interdisciplinare in linea con gli obiettivi dell’Associazione: la cura e l’attenzione alla condizione umana dei pazienti e il supporto alla ricerca clinica.
Le testimonianze e i lavori pittorici e fotografici sono esposti nella mostra a Palazzo Pirelli e raccolti in una pubblicazione curata dagli stessi Pizzi, Laera e Mazzaferro per diffondere ad un pubblico il più vasto possibile i risultati di questa collaborazione artistico-scientifica grazie al contributo di Fondazione Cariplo e al patrocinio di Regione Lombardia, Città metropolitana di Milano, Comune di Milano e Università degli Studi di Milano.

“L’esperienza è stata sotto ogni punto di vista positiva. I lavori dei ragazzi sono di indubbia qualità. La pubblicazione scientifica, realizzata con il contributo della Fondazione Cariplo, è di ottima fattura e ci auguriamo possa aiutare a trasmettere al pubblico un rinnovato approccio alla malattia grazie anche alla professionalità e alle capacità di chi ogni giorno si dedica ad assistere gli altri” dichiara il Prof. Stefano Pizzi.

“Grazie alla delicatezza e alla totale disponibilità degli operatori, dei medici, delle famiglie, degli ospiti e dei volontari,“ aggiunge il prof. Cosmo Laera, “e grazie all’energia che ci hanno trasmesso, è stato possibile realizzare con l’Accademia di Brera, studenti e colleghi, un processo di ricerca artistica, a cui possiamo guardare con la lucida emozione del risultato raggiunto e che possiamo considerare un punto di partenza, o di ripartenza, un segnale di cambiamento nelle esperienze di tutti”.

“L’obiettivo era quello di ottenere una contaminazione virtuosa” conclude il Prof. Vincenzo Mazzaferro, “La sensibilità artistica a contatto con quella scientifica ha dato risultati sorprendenti, in un’ottica più moderna di studio e percezione della malattia. Gli incontri che hanno visto coinvolgere non solo i nostri medici, i ricercatori e gli artisti, ma anche i pazienti, le loro famiglie e i volontari hanno permesso di raggiungere gli obiettivi che ci eravamo prefissi, vale a dire la mostra, la pubblicazione scientifico-artistica e, aspetto ancora più importante, la creazione di nuovi stimoli per le rispettive ricerche”.

Si ringraziano Regione Lombardia e Amici dell’Accademia di Belle Arti di Brera per il supporto all’iniziativa.

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Le opere del progetto di collaborazione scientifica e culturale tra Accademia di Belle Arti di Brera e Istituto Nazionale dei Tumori con il coordinamento di Associazione Onlus PROMETEO, saranno in mostra dal 15 al 28 marzo 2019, nello Spazio Eventi di Palazzo Pirelli a Milano.

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Esposizione:

Presso Spazio Eventi Palazzo Pirelli
Ingresso da Via Fabio Filzi 22

da venerdì 15 a giovedì 28 marzo 2019
dalle ore 10.00 alle ore 18.00 – ultimo ingresso ore 17.30 (chiuso sabato e domenica)


APOPHENIA

Samuele Albani, Dario Bitto, Jacopo Belloni, Alessandro Ghiselli, Giacomo Infantino, Luca Kasper, Davies Zambotti

Inaugurazione
Venerdì 1 Marzo 2019 - Macao
H 19 Opening door
H 20 Performance by Jacopo Belloni
H 21 _Open console_ TBD


Apophenia è una lettura del reale puramente immaginativa, che permette di vedere un volto dove vi è solamente un agglomerato di cerchi e linee o della materia informe. È un’illusione prodotta dalla lettura della realtà attorno come un'immagine spettrale; un miraggio in cui si spera di riconoscere qualcuno o qualcosa nel nulla. Nella sua sete di immagine l'uomo le proietta anche dove non vi sono.

LEEL PROJECT

LeeL, is a nomad artist-run space, and a collective formed by Alessandro Ghiselli e Giacomo Infantino, born from the need for a new space, a place where artists can experiment.
It's a project thought by Alessandro Ghiselli to connect artistic studios in Italy and abroad.
LeeL with each project creates new microcosms welcoming different thoughts and practices, bringing together artists in one continuous exchange of energies coming from different worlds that define their form in every project. Thanks to the synergy between Alessandro and Macao, LeeL takes shape in a room on the first floor inside the liberty building in Viale Molise 68 in Milan. Macao welcomes the idea and financed it in its first steps, while Alessandro manages the artistic development of each project and looks for new collaborations with studios and artists. LeeL is focused on the production and exploration of processes around contemporary art, becoming a center of comparison, research and use of artistic experimentations. The project's interest is to create artists on the move and connect independent studios with each other, progressively integrating emerging national and international realities.


OTHER IDENTITY
Altre forme di identità culturali e pubbliche

A cura e di Francesco Arena
9 - 23 Marzo 2019 | GENOVA
Opening in tutte le sedi: Venerdì 8 Marzo H. 17:00
Ingresso libero
Galleria ABC-ARTE, Galleria Guidi&Schoen-Arte Contemporanea, PRIMO PIANO di Palazzo Grillo,
Sala Dogana-Palazzo Ducale
Mostra collettiva, evento internazionale d’arte contemporanea (Fotografia - Installazioni - New Media
Art - Videoarte - Electronic Music)
Con il patrocinio della Regione Liguria e Comune di Genova
In collaborazione con: Goethe-Institut Genua, Galleria ABC-ARTE, Galleria Guidi&Schoen-Arte
Contemporanea
Organizzazione: Benedetta Spagnuolo/ARTISTI ITALIANI-arti visive e promozione

Partner e sponsor tecnici: Radiobabboleo, Il Secolo XIX, Locanda di Palazzo Cicala, EdArte-
Associazione Culturale, AA Photography di Alessandro Arnò e M. Lucia Menduni, Valentino Visuals,[/justify]

Giunta alla sua seconda edizione Other Identity desidera decifrare un fenomeno ormai diffuso che
ha cambiato radicalmente il modo di “vivere” e “interpretare” la nostra immagine, costantemente
esibita e pubblicizzata: il nostro modo di autoritrarci e di presentarci al mondo, la
spettacolarizzazione di un privato che si trasforma in pubblico attraverso i social media, creando
nuove forme di identità in continua trasformazione.
“Other Identity” vuole essere una tappa di un progetto espositivo, che funga da cartina al tornasole
capace di misurare di volta in volta lo stato di una nuova grammatica narrativa, di nuove forme di
interpretazione della nostra immagine.
A confrontarsi sul tema dell’identità e dell’autorappresentazione sono artisti italiani e stranieri uniti
da una comune piattaforma emotiva e tematica, dalla quale poi sfociano ricerche personali ben
distinte, e dal comune linguaggio fotografico.
Una nostra peculiarità è quella di presentare artisti per la maggior parte inediti per la città per
favorire e stimolare la conoscenza del loro lavoro e l’interesse del pubblico.
La fotografia è qui il medium privilegiato in ogni sua forma, sia essa analogica o digitale, utilizzata
attraverso reflex professionali o smartphone, usata sempre con consapevolezza e coerenza
dall’artista che la piega alla propria ricerca personale, senza abusare di quelle post-produzioni spesso
impiegate per mascherare un’inesistente qualità dell’immagine. Il comune denominatore dei nostri
artisti è la loro “onestà intellettuale” nel senso di un consapevole, intelligente, lucido, semplice uso
del mezzo espressivo, a tratti brutale nella sua desolante rappresentazione del reale, spesso filtrato
da emotività malinconiche e sognanti, crudo iper-realismo, graffiante autobiografia, esibizionismo
pubblicitario e complesse dinamiche di intimità familiari. Non è corretto parlare di “artisti
selezionati”, ma di artisti che si sono scelti, avvicinati con quell’istinto “animale” che ci fa riconoscere
i nostri simili anche in cattività, identificare una piattaforma emotiva comune da cui poi sfociano
ricerche personali ben distinte legate però da questa tematica di fondo.

PR2 CAMERA WORK
Solo Exhibition at Palazzo Rasponi - Ravenna

WINNERS OF PR2 CAMERA WORK
Palazzo Rasponi 2, Ravenna.

[font3]Il Comune di Ravenna, Assessorato alla Politiche Giovanili, in collaborazione con l’Università di Bologna (campus di Ravenna) ha indetto a partire dalla fine del 2016, Camera Work, concorso fotografico riservato esclusivamente agli under 35, per sostenere l’attività dei giovani artisti, offrendo loro spazi e contributi per la realizzazione di progetti culturali. La rassegna si compone di una public call, attraverso la quale si richiede ai partecipanti di esprimere, con un progetto di immagini fotografiche e un breve racconto, la propria personale idea del tema proposto, lanciato come sottotraccia di un lavoro da sviluppare.

I tre progetti vincitori, selezionati da una giuria tecnica di esperti, verranno premiati con una mostra personale della durata di tre settimane, che verrà allestita presso la sala espositiva del PR2 (via Massimo d’Azeglio 2, Ravenna), ed un catalogo complessivo della rassegna.

Camera Work ed.2019

Jessica Raimondi con “pt.====” è la vincitrice di Camera Work ed. 2019.
Al secondo posto Giacomo Infantino con "Unreal" e al terzo posto Alice Sossella con "Da un'altra parte"
Menzione d'onore per Benedetta Sanrocco.
Premio speciale giovanissimi per Pietro Mengozzi, Andrea Ferraiuolo e Jiaying Zhou.


http://www.palazzorasponi2.com/

PREMIO EQUITA
Borsa di studio Accademia di Belle Arti di Brera

"PREMIO EQUITA PER BRERA" AWARDS: YOUNG TALENTED ARTISTS AWARDED BY A JURY COMPOSED BY EQUITA, ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI BRERA AND EDITORIALE DOMUS REPRESENTATIVES[/b]

- DURING THE AWARD CEREMONY, THIS YEAR TO ITS FIRST EDITION, THE WINNING ARTWORKS HAVE BEEN ACQUIRED BY EQUITA AND SCHOLARSHIPS TO STUDENTS AND RESEARCHERS HAVE BEEN AWARDED

- EDITORIALE DOMUS AND EQUITA REALIZED A PUBLICATION TO ILLUSTRATE ACCADEMIA APERTA, THE EVENT PROMOTED BY THE ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI BRERA DEDICATED TO YOUNG ARTISTS

Today Equita awarded the "Premio Equita per Brera" and some scholarships during the initiative, this year to its first edition, with which Equita supports young talented artists of the Accademia delle Arti di Brera. The young artists presented their projects and artworks during "Accademia Aperta", event that takes place every year between July and August, and where classrooms of the historical building of Brera and other secondary locations of the Academy open to the public.
The award "Premio Equita per Brera" promotes the event Accademia Aperta through the celebration of young students and the high-profile research and didactic activities of the Academy, representing an important moment to value art and culture of Milan. The award, consisting in the selection and acquisition of four artworks, is among the initiatives put in place by Equita in 2018 within the three-year collaboration signed with the Accademia di Belle Arti di Brera. The selection of the artworks was made by a mixed jury composed by Equita, Accademia di Belle Arti di Brera and Editoriale Domus representatives.
The partnership also foresees the attribution of scholarships for merit to students, researchers and assistants to the teaching faculty selected by the Accademia di Belle Arti di Brera.

Equita also presented a publication realized with Editoriale Domus that illustrates the 2018 edition of Accademia Aperta and the award "Premio Equita per Brera", a publishing project in line with the strategy adopted by the institutions involved.

"We support talents and cultural institutions, and we do it together with qualified partners. We strengthen our values developing strong relationships with communities, creating social development and promoting culture, new opportunities and knowledge" declared Andrea Vismara, chief executive officer of Equita. "The Academy is one of the most important art institutions around the globe. It is a great pleasure for Equita to contribute positively to the progress and development of society, awarding talented artists and supporting students and researchers, coherently with what we do in other similar initiatives with universities".

The jury of the award "Premio Equita per Brera", taking into consideration values and competences of each participant, selected four artworks from a starting group previously submitted by the Accademia di Belle Arti di Brera. The jury:
Livia Pomodoro, president AccademiaFranco Marrocco, dean AccademiaGiuseppe Bonini, deputy director Accademia, Andrea Vismara, chief executive officer EquitaFrancesco Perilli, chairman Equita Group
Luigi Roth, chairman Equita SIM and president Gruppo lombardo dei Cavalieri del Lavoro Maria Giovanna Mazzocchi Bordone, chairman Editoriale Domus
awarded ex-aequo, with the acquisition and permanent exhibition of the artworks at the Equita premises in Milan, via Turati 9, the following students:

Elena Diana Lupu - Untitled, 2018
Jemberu Perrucchini - Gli ultimi giorni di Eliogabalo, 2018
Francesca Santoro - Cucirsi insieme, 2017
Shiro Teramoto - Untitled, 2017

The winning artworks will be included in a private collection promoted by Equita and dedicated to the award "Premio Equita per Brera".
In addition to such winners, Stefania Abico, Nadia Marni, and a group of artists (Ethel Irene Clorinda Annoni, Alessio
Cardenia, Sara D'Avola, Marco De Simone, Veronica Foresti, Sara Harder, Alessia Nosella, Stefania Oliveri) were mentioned by the jury.

Then scholarships for merit and particular commitment in extra-didactic activities, such as exhibition designs, workshop coordination and assistance in curating publications in their departments, went to
Giacomo Infantino, Giacomo Pigliapoco and Alberto Alhadeff. Finally, among the tutors of the teaching faculty, three research grants were assigned to Elisa Isella, School of Restoration of the Department of Design and Applied Arts; Tamara Ferioli, School of Painting of the Department of Visual Arts; and William Perera, Design School of the Department of Design and Applied Arts. Underlying the selection was constant commitment in assistance to teaching and the continuous activity of analysis, research, experimentation and planning within the scope of each disciplinary field.


PRS TALENT PRIZE
PARATISSIMA 14 - Turin - IT
Winner of PRS TALENT PRIZE at PARATISSIMA 14
Caserma la Marmora, TURIN
Giacomo Infantino

NO PHOTO
Paratissima Art Fair / Turin - IT

NoPhoto è la sezione di Paratissima dedicata alla fotografia.

Sin dalla scelta del nome, una sorta di spiazzante paradosso, s’intuisce la necessità di rappresentare un punto di rottura e di abbandonare i contenitori istituzionali dedicati alla fruizione delle opere d’arte, fotografiche e non. Infrangere i divieti e i limiti da essi imposti come, appunto, il divieto di fotografare, riformulare le logiche di relazione tra l’immagine fotografica e l’osservatore, diventano condizioni necessarie per una quotidianità in cui la fotografia è diventata il mezzo di comunicazione e di codifica/decodifica della realtà più utilizzato: semplicemente “no photo”, dunque, una vera e propria celebrazione di un codice nuovo e sempre più efficace di relazione con il mondo.
Incontri, approfondimenti e progetti curati: per questa nuova edizione NOPHOTO amplia i suoi confini e diventa il cuore pulsante della fotografia durante l’Artweek torinese.
Per l’edizione 2018, l’invito per i fotografi è stato quello di rispondere alla call “You call it strange, I call it familiar”, ideata e curata da Laura Tota.

Sono stati selezionati 31 fotografi che hanno interpretato con originalità il tema e offerto il proprio punto di vista personale.
All’interno dello spazio sono ospitati inoltre i vincitori dei Premi NoPhoto di Paratissima Bologna, Andrea Buzzichelli e di Paratissima Milano, Giacomo Infantino.

























PHROOM / Dialogue - Roberto Caielli & Giacomo Infantino

date » 28-05-2018 17:33

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Roberto Caielli: We have started working together, you as a photographer and I as a printer. We have begun this mutual dialogue which has become more and more a confrontation about themes and contents. In fact printing also for other people and not just for myself gives me the opportunity to look at the photos I print more deeply and in detail. It is impossible for me as a photographer not to enter the themes and the aesthetic values of an image. In the end rereading this dialogue, we met above all on the deep themes of my photos and yours.

Giacomo Infantino: it is true, printing has somehow fuelled a dialogue that has touched very interesting and deep fields, and the common points of a speech have been very stimulating. Your work on the cinema, Film Landscapes is something original which has impressed me also for my way of thinking and seeing. I clearly remember when we first met in a hot August day, when every place was shut by schorching iron bars, while I was desperately looking for several prints for an exhibition at the earliest. It was there that we started working together, and I’m saying this, because I realized that after the usual compliments, you left the role of the printer and we both started a real editing and reflection on the images that I took to your studio.I think that the prerequisite for a fine art printer consists of being able to read an image in its depth. A very rare dualism which lead me to to reflect upon, as I consider both process to be a sort of essential algorithm.

RC: let’s start from these concepts: idea, print and landscape: printing your latest photos I quite had the feeling of an original glance at a landscape , which is instead usual, habitual and I compared it with my glance as a photographer and printer on it. What is your idea of this landscape that we printed together?

GI: that is right, Roberto, I focussed my work on the Lombard province and the places at its borders.
I wanted to talk about those lands at the edge which apparently seemed plunged in an outward limbo, but which on the contrary reveal a lot of contemporary Italy. It is a liquid landscape, to quote Baumann, where the town itself decentralises its focal point to more and more flexible and changeable new landscapes. It widens into the province, expanding and resulting in changes, innovations, opportunities, but also deterioration at the same time. As a result we are being led to a constant change which is actually flattening. As a consequence the landscape is changing, like an inner psychosis between man and and the environment. My landscape loses its identity. It could be everywhere: Nebraska, North Dakota or anywhere , but it is Varese. For these reasons every landscape can be another place. With my photos I am going to communicate my sensation and view of this status quo, apparently under control whose tension, nevertheless, lots of us feel.
A lot of alienated and emotionless characters merge into this landscape. I often play the part of the actor and I feel like I am in a film by Antonioni, whenever I shoot. At the same time I see my photos printed throughout your interpretation. We chose matt cotton paper which conveyed smoothness to the tones, in order to objectify the underlying idea. It gave concrete form to an idea and an image. It gave back its function. Hence the dialogue with your work on the cinema and video arises.

RC: Film landscapes are very simply the photo of a film. I consider the film literally a landscape that has a spacial dimension ( the monitor, the movie screen) and the duration.
At the beginning I tried to photograph the whole film, from its beginning to the end with one shot at a very long exposure. Then I started working on fragments, on video art, on amateur videos and on short self made videos. Why the film? Because it is a part of my story and my culture more than the places. I grew up by watching Fuori Orario, hosted by Ghezzi on Rai 3 at night. It broadcasted amazing films, pearls of the 1920s, or Tarkovskij’s epigones in Eastern European countries. For me the arrival of the video recorder was something exceptional, It had a key role in my life. I could record and rewatch my favourite film at any time.
This gave the film a nearly superior value, because you were fully involved. The landscape created on television, which you could always reach , where you could always come back if you needed, or wished, was much more interesting than a beautiful real landscape.
Whereas, the use of pinhole was merely a technical requirement , not the only one I made use of, to have the chance of very long exposures.
The meaning of creating a film landscape is also to take possession of a landscape you desire but don’t have. I can photograph Alaska, or Antarctica even if I have never been there. Moreover, the film Landscape gives the film a continuity in addition to its existence while you are watching it. You can hang up the whole Shining in your sitting room, or you can say you have watched porn in a single glance without knowing it. I have hung a classic film with Brigitte Lahaie on my bedroom wall, over the bed and it works very well.
GI: but why would you photograph a film and print it, giving it an its own substance beyond?

RC: Reality is fluctuating, contemporaneity is fluctuating and in some ways the landscape, as well. The photographs of Film Landscapes are for example a timeless landscape, because I can photograph a film from the fifties and it becomes my absolutely contemporary landscape. The film landscape, if you like, is abstract at the same time, but this abstraction is not distortion or pictorial interpretation of reality. It is rather an answer of the subjective look on the landscape. I want my photo to be itself a disturbing landscape that has some relation with unconsciousness, dream, with something secret, interior, silent, unrestrained.
As Sergio Germani, the great film critic wrote about my photos to films, the bodies, hectic and disturbing soul of the film scene, fade away (think of an actress with an overwhelming personality and look) it remains a visual trace determined by what in the film is instead a visual background, less mobile. And this is often the landscape. They are landscapes, like the Amazon River in Aguirre the Wrath of God , or in the case of the latest Film Landscapes, obtained by short videos I made along the Toce river. They are mountains, like in the photo to Johnny Guitar by Nicholas Ray or The Shining by Kubrick, in which Jack Torrence’s family long double steep ascent by car across the mountains highlights the floating and cryptic landscape full of omens.
The meaning of the relation between the film landscape / monitor and the photograph/print is even clearer in the act of extrapolating single frames from a film or a video , manipulating them digitally choosing only a small part of the frame that identifies individual and photographic characters and then print them on fine art paper. In this case printing the manipulated frame acquires, in contrast to film Landscapes, a nearly fetishist value, transforming a static object into something born to be movement.
Then it has come out also for you this idea of a landscape which is mediated by the habit of watching a monitor, a film , the web, an eBook. As you know I am interested in this, because I consider what happens in the monitor a landscape itself. How does it happen in your photos?

GI: for me photography has always been affected by cinema and viceversa. You just have to remember Antonioni films , i.e. Deserto Rosso (1964) a feature film of the utmost importance, which contributed to giving shape to the new Contemporary Italian landscape.
It is about a symptom of alienation and fear of the landscape, which has become difficult to understand and unrecognizable.
Today thanks to new technologies, photography has become a usable means, mainly by a monitor and it has modified our way of living and reading an image completely. Therefore, it is unavoidable for a digital native like me or even more for the new generations to approach to the screen and the film world. We are more and more feeding ourselves on it and are completely absorbed by it.
In my photos there is the function of breaking away from reality and an objective landscape. Hence there is the need to mediate between an often intimate idea and the space of the film in which we project ourselves. For this need, in a lot of cases of the self portrait in which I try to have a less objective and more introspective idea of myself. A liquid landscape without any borders and virgin. This space is in itself the landscape in which we can alter time and the most straightforward dynamics and approaching to it we can dive into what we want it to be.

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Prize "BìFoto" / International Festival Of Photography in Sardinia.

BìFoto – Festival Internazionale della Fotografia in Sardegna – giunge alla sua ottava edizione. Un traguardo importante che porta con sé entusiasmo ma anche voglia di riflessione.

Questo ottavo appuntamento si pone in linea di continuità con il percorso fin’ora seguito e conferma suo scopo principale la lettura del mondo, il tentativo di comprensione del quotidiano nel suo accadere. Allo stesso tempo, BìFoto alza la posta con un’edizione ancora più attenta alla Fotografia come mezzo privilegiato per scandagliare il mondo. Mantenendo ferma la tradizione, anche questa edizione prende le mosse da un “titolomusicale” e omaggia un grande protagonista italiano. Con “Ma il Cielo è Sempre più Blu” il BìFoto elegge padrino onorario Rino Gaetano, cantautore ironico, ruvido, apparentemente scanzonato ma in realtà acutamente impegnato nella denuncia sociale. Gli stessi aggettivi, la stessa attitudine di Gaetano cercherà di avere questa edizione del Festival, alternando differenti declinazioni della parola Fotografia. “Ma il Cielo è Sempre più Blu”, giocata su spiazzanti parallelismi che leggevano l’Italia degli anni Settanta, si dimostra ancora ferocemente attuale e diventa guida per leggere le contraddizioni non solo di una nazione ma di un’epoca. Una canzone come guida per analizzare un presente che non deve trovarci indifferenti o distanti ma partecipi e attenti e, soprattutto, convinti che, nonostante tutto, il cielo può essere sempre più blu.

Vincitori Premio BìFoto 2018

Rosi Giua – La parola riconquistata
Giacomo Infantino - Unreal
Gigi Murru – A/R
Francesca Pili - Abruxausu
Gian Marco Sanna – Malagrotta
Francesca Porcheddu (Menzione speciale) – The sound of silence
Christian Murgia (Miglior lavoro scuola “La Bottega della Luce”) – Fino alla fine della notte

BìFoto

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